Zurigo 2024, fra i favoriti per l’iride c’è anche Marc Hirschi: “Sono in forma, ho fatto bene a decidere di non fare la Vuelta”

Marc Hirschi arriva alla prova in linea del Mondiale di Zurigo 2024. Lo svizzero corre “in casa” (lui è di Berna) e, soprattutto, arriva da un periodo in cui ha fatto cose scintillanti. Fra il mese di agosto e quello di settembre ha vinto cinque corse di un giorno – la Clasica San Sebastian 2024, la Bretagne Classic 2024, il Gp Industria&Artigianato 2024, la Coppa Sabatini 2024 e il Memorial Pantani 2024, alzando le braccia al cielo in pratica ogni volta che si è appuntato un dorsale sulla schiena. Poi, è arrivato il Giro del Lussemburgo 2024, dove è stato protagonista, anche se non è riuscito a imporsi.

Con un simile ruolino di marcia, difficile non pensare in grande in vista della gara iridata di domenica 29 settembre: “Negli anni scorsi ho passato alcuni momenti difficili – le parole di Hirschi affidate a In de Leiderstrui – Ma ora mi sto di nuovo divertendo. E spero di poter mostrare nelle prossime gare che sono in ottima condizione, anche perché è un po’ che la mia forma è buona…“.

Hirschi, portacolori della UAE Emirates, svela alcuni dettagli sulla sua stagione: “Il progetto della squadra era quello di farmi fare la Vuelta a España 2024, ma io ho scelto di non andarci, perché sarebbe stato difficile prepararmi adeguatamente per il Mondiale. In questa squadra, non hai libertà di movimento, quando sei a un Grande Giro, soprattutto se c’è qualche tuo compagno che è primo in classifica. Il rischio era quello di spendermi troppo per altri, quindi ho preferito fare un periodo di buoni allenamenti”.

Lo svizzero ha già ufficializzato un cambio di colori per il prossimo futuro, dato dal 2025 vestirà la maglia della Tudor, svizzera anch’essa, e arriverà nella nuova squadra forte di un cambiamento radicale nella gestione del lavoro: “Nel 2024 mi sono allenato tantissimo e ho passato molto tempo in altura. Inoltre, ho selezionato le corse cui ho partecipato, riducendo i giorni di gara. Poi, mi sono allenato di più sulle distanze lunghe e ho avuto la fortuna di essere sempre in salute: così, ho potuto lavorare bene”.

Insomma, per ora a Hirschi, che vanta già una medaglia di bronzo al Mondiale, ottenuta a Imola 2020 alle spalle di Julian Alaphilippe e Wout van Aert, è filato tutto liscio. La sua speranza è che le cose continuino ad andare in questo modo.

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